“Una partita a scacchi” è forse in estrema sintesi il modo migliore per descrivere l’esperienza di fotografare questo bellissimo animale. La Lepre variabile vive nelle praterie alpine al di sopra del limite del bosco, è estremamente elusiva e furba nel cercare di seminare i propri predatori. La sua presenza nella stagione estiva è quasi impercettibile, in inverno invece, grazie al manto nevoso, non è difficile scovarne le tracce e gli escrementi. E’ dotata di potenti zampe posteriori e larghi piedi pelosi che le permettono di correre velocemente anche sulla neve dove lascia impronte ad Y: per questo motivo uno dei momenti migliori per individuarla intanata fra qualche sasso è dopo una leggera nevicata preferibilmente al mattino, seguendone la pista appena segnata, anche se, nonostante le condizioni favorevoli, il successo non è scontato. Come dicevo è estremamente furba, se avvicinata resta immobile nel proprio nascondiglio fino a quando, inconsapevoli, ci si ritrova a pochissimi metri. E’ a questo punto che scatta e con una corsa velocissima si allontana senza dare quasi il tempo di rendersene conto, anche perché il più delle volte scatta alle nostre spalle. Inseguirla è un’utopia, si può solo continuare a cercarla sperando di avere una seconda occasione. […]
Read MoreMi piace definirlo il più nobile tra gli ungulati per l’eleganza e la potenza che esprime. E’ stato il primo soggetto a cui mi sono dedicato fotograficamente, mi ha fatto crescere e mi ha insegnato quanto poco si può improvvisare in questo genere. Se durante l’anno è abbastanza facile incontrare femmine con piccoli e giovani, i vecchi maschi se ne restano spesso in disparte, sono estremamente sospettosi, attenti e sfuggevoli. Sembra cambiare tutto durante il “bramito”, ossia quelle 2/3 settimane a fine settembre dove l’istinto amoroso porta i maschi ad esporsi, e con potenti urla a riempire le valli della loro presenza. Per molti animali il momento dell’accoppiamento è un momento particolare, vengono messi in atto comportamenti specifici per definire la propria supremazia e conquistare le femmine. Per uno spettatore il “bramito” è forse l’esperienza più coinvolgente, io la definisco “multisensoriale”: urla potenti che se si ha la fortuna di vivere a breve distanza riempiono l’aria, l’odore acre e impregnante lasciato dai maschi sul terreno al loro passaggio, scene di lotta per la supremazia, di difesa dell’harem, di femmine in fuga, e molto altro. Se posso permettermi lascio un consiglio a chi vuole fotografarli. Studiate il territorio, capitene gli spostamenti […]
Read More… Rimasto solo, crebbe senza freno e compagnia. Quando fu pronto andò all’incontro con il primo branco, sfidò il maschio dominante e vinse. Divenne re in un giorno e in duello … C’era sopra di loro il magnifico cielo di novembre e in terra zolle di neve fresca … Entrò nel campo del branco all’improvviso, sbucando dall’alto giù da un salto di roccia … Lo scontro fu violento e breve. Le corna dello sfidante si aprirono una breccia nella difesa e il corno sinistro agganciò il ventre dell’avversario. Lo squarciò con un chiasso di strappo … Sul corno insanguinato del vincitore si posarono le farfalle bianche. Una di loro ci restò per sempre, per generazioni di farfalle, petalo a sbattere nel vento sopra il re dei camosci … [Erri De Luca] Sfoglia la galleria
Read MorePenso che ritrarre un soggetto in silhouette non sia cosa semplice, ne esce un’immagine estremamente grafica, con pochi elementi e questi elementi devono essere necessariamente in equilibrio tra loro. Bisogna avere anche un po’ di fortuna perché sono abbastanza rare le situazione adatte per questa interpretazione. Se poi capita di avere anche un filo di luce al posto giusto è davvero il massimo. Ho raccolto in questa galleria alcuni scatti fatti negli anni quando si è materializzata l’occasione giusta, ma molti sono quelli che ho ancora chiusi in mente e che forse un giorno si concretizzeranno. Sfoglia la galleria
Read More